

Capire se il gatto ha le pulci è una delle sfide più comuni per i proprietari di animali domestici. Nonostante la loro minuscola dimensione, le pulci rappresentano un problema significativo per la salute e il benessere del tuo felino: possono infatti causare reazioni allergiche, dermatiti e persino trasmettere parassiti interni.
L'infestazione da pulci è un fenomeno sorprendentemente comune. Tra i gatti che frequentano le cliniche veterinarie, si riscontra la presenza di pulci su un gatto ogni cinque o sei. Quando il motivo della visita riguarda problemi alla cute, la proporzione sale drasticamente a un gatto su tre. Ciò sottolinea quanto sia facile per un'infestazione passare inosservata ai proprietari.
La difficoltà di riconoscere un'infestazione da pulci nel gatto
Raramente si sospetta o ci si accorge delle infestazioni di pulci, perché è difficile notare differenze tra il normale comportamento del gatto, ossia la costante abitudine al grooming (toelettatura), e le reazioni di prurito provocate dalla presenza di pulci. I gatti sono maestri nel mascherare i segni di malessere e disagio, inclusa la fastidiosa sensazione causata dai morsi dei parassiti.
La tipologia di pulce più comune nei gatti si chiama Ctenocephalides felis e non si limita a infestare i felini. Può colpire anche numerosi altri mammiferi, inclusi i cani e, in alcuni casi, gli umani.
I gatti "nascondono" le pulci?
Sembra proprio che i gatti facciano tutto il possibile per nascondere la presenza di pulci!
- L'Efficacia del Grooming: L'abitudine dei gatti a leccare e mordere le aree pruriginose provoca spesso l'ingerimento di numerosi parassiti. Più il gatto si gratta e si toeletta, meno pulci gli restano addosso, rendendo l'identificazione diretta molto più difficile.
- Toelettatura in Solitudine: I gatti tendono a scegliere un posto tranquillo e appartato per dedicarsi alla toelettatura intensa: un altro elemento che rende difficile accorgersi di una eventuale infestazione in atto.
- Bassa Carica Parassitaria: Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la maggior parte dei gatti infestati non è letteralmente coperta di pulci. Quasi il 90% dei gatti infestati sono portatori di non più di cinque pulci. Solo il 10% ne ospita più di 30.
È cruciale ricordare che il numero di pulci presenti sul gatto non è un fattore determinante per l'intensità del prurito o la gravità della reazione allergica. Anche un singolo morso può scatenare una reazione significativa in un gatto sensibile o allergico.
Sintomi e segni clinici: cosa cercare per capire se il gatto ha le pulci
I gatti reagiscono in molteplici modi all'irritazione da pulci. I sintomi possono essere subdoli o, al contrario, molto evidenti. Per capire se il tuo gatto ha le pulci, devi osservare attentamente il suo comportamento e l'aspetto della sua cute.
Prurito e Comportamento
Un aumento del prurito è il segno più comune. Se il tuo gatto si gratta, si morde o si lecca in modo ossessivo e insolito, è un forte campanello d'allarme.
- Localizzazione del prurito: Quando un gatto viene invaso dalle pulci, tende a grattarsi soprattutto sulla schiena, sull'area dei reni (la zona appena sopra la coda) e talvolta sull'addome.
- Iperestesia Felina: Alcuni gatti possono manifestare un sintomo chiamato iperestesia felina (o sindrome del rotolamento), caratterizzato da una sensibilità esagerata al tatto sulla schiena, che può farli guizzare o scappare se accarezzati in quel punto.
- Irrequietezza: Il gatto potrebbe apparire più nervoso o irrequieto, specialmente dopo essersi svegliato.
Lesioni Cutanee e Perdita di Pelo
I sintomi dell’irritazione da pulci sono invece più imprevedibili e le lesioni possono variare notevolmente da soggetto a soggetto.
- Perdita di Pelo (Alopecia): Si va da una semplice perdita di pelo (alopecia autoindotta) dovuta all'eccessivo leccamento, fino a lesioni più notevoli. La perdita di pelo è spesso simmetrica e può riguardare la pancia, l'interno coscia e i fianchi.
- Croste e Dermatite Miliare: La reazione allergica più comune è la Dermatite Allergica da Pulci (DAP). Questa si manifesta con l'insorgenza di piccole crosticine rosse e irregolari, specialmente lungo la schiena e il collo, che ricordano chicchi di miglio (da cui il nome dermatite miliare).
- Ferite: Le lesioni possono essere provocate dagli artigli affilati del gatto, che possono procurare vere e proprie ferite, escoriazioni e infezioni secondarie.
Metodi pratici per l'identificazione diretta delle pulci
L'assenza di pulci visibili ad occhio nudo non implica che non ce ne siano. Tuttavia, esistono metodi casalinghi efficaci per scovare la presenza dei parassiti o, più facilmente, dei loro escrementi.
Il test del pettine
Questo è il metodo casalingo più affidabile per l'individuazione delle pulci su un gatto.
- Attrezzatura: Procurati un pettine a denti fitti (specifico per pulci) e un foglio di carta assorbente bianco o un panno bianco.
- Posizionamento: Posiziona il gatto (se è cooperativo) sopra la superficie bianca. Questo facilita il recupero dei frammenti che cadranno dal suo manto di pelo.
- Azione: Pettina l'animale per almeno 5-10 minuti, concentrandoti sulle aree "calde": la schiena, l'attaccatura della coda e la zona del collo. Dopo ogni passata, ispeziona i denti del pettine.
- Ricerca degli Escrementi: Dopo la pettinata, scuoti il pettine sul foglio bianco. Quello che cerchi è la "sporcizia delle pulci" (flea dirt), che assomiglia a granelli scuri o pepe nero.
- La prova dell'acqua: Individua i frammenti scuri sul foglio e versaci sopra qualche goccia d’acqua. Se la macchia si dissolve e diventa rosso-brunastra o rosso sangue, allora vuol dire che si tratta di feci di pulci, le quali contengono sangue digerito e sono la prova inconfutabile di un'infestazione in corso.
Ricerca delle uova
Le pulci adulte depongono minuscole uova bianche di circa 0,5 mm di dimensione. Queste uova non rimangono attaccate al pelo, ma cadono rapidamente nell'ambiente.
- Dove Cercare: Le uova si possono trovare attaccate al pelo solo momentaneamente oppure, più comunemente, dove il gatto dorme di solito (cuccia, divano, tappeti). L'identificazione delle uova è un segno diretto che il ciclo di vita delle pulci è attivo in casa.
Quando rivolgersi al Medico Veterinario
Per avere la certezza della presenza di pulci e per un piano di trattamento sicuro ed efficace, è essenziale rivolgersi al Medico Veterinario.
L'esame clinico e microscopico
- Conferma diagnostica: Anche se il "test della carta assorbente" è positivo, una visita veterinaria è necessaria per valutare la gravità delle lesioni cutanee e per escludere altre cause di prurito (allergie alimentari, dermatite atopica, rogna, ecc.).
- Esame del pelo: Il Medico Veterinario può aiutarti a esaminare il pelo al microscopio. In presenza di prurito cronico da pulci, le estremità dei peli saranno generalmente spezzate a causa del leccamento e del mordicchiamento ossessivo del gatto.
L'importanza dell'azione preventiva
È sempre consigliato ricorrere a un'azione preventiva regolare per evitare che le pulci possano infestare il gatto e, di conseguenza, la casa.
Esistono prodotti antiparassitari moderni e altamente efficaci che permettono di proteggere il gatto e l'ambiente domestico dalle infestazioni di pulci, andando ad agire non solo sulla pulce adulta, ma anche sulle uova e sulle larve (prodotti con Inibitori della Crescita degli Insetti o IGR).
Questi prodotti sono disponibili in diverse forme:
- Spot-on (fialette): Liquido da applicare sulla cute del gatto, solitamente tra le scapole; favoriscono un rapido assorbimento.
- Compresse orali: Farmaci somministrati per via orale.
- Collari: Alcuni collari antiparassitari di ultima generazione rilasciano sostanze attive per un periodo prolungato.
Il veterinario potrà consigliare il prodotto più sicuro e adatto in base all'età, al peso e allo stile di vita del tuo gatto, garantendo una protezione completa contro le pulci e spesso anche contro zecche e altri parassiti. Una protezione costante è la chiave per mantenere il tuo gatto felice e la tua casa libera da parassiti.
Proteggerlo dalle pulci per salvaguardare anche la salute della tua famiglia
Le pulci possono trasmettere alcuni agenti patogeni e parassiti considerati zoonosici, ovvero che hanno la capacità di infettare anche l'uomo.
La Malattia da graffio di gatto (o Bartonellosi), ad esempio, è un'infezione batterica causata dal genere Bartonella, che si manifesta principalmente negli esseri umani ed è trasmessa dalle pulci che infettano i gatti (soprattutto cuccioli e randagi), i quali agiscono come vettori asintomatici o con sintomi lievi. Il batterio entra nella cute umana tramite graffi o morsi, causando dopo 3-10 giorni una vescicola rossastra, linfoadenopatia regionale e talvolta febbre; sebbene nella maggior parte dei casi non complicati (pazienti immunocompetenti) l'infezione sia circoscritta e autolimitante, in bambini e pazienti immunodepressi può evolvere in forme gravi come l'encefalopatia e l'endocardite, richiedendo in questi casi una terapia antimicrobica. Per prevenire la malattia, è fondamentale evitare i graffi, lavarsi le mani dopo aver giocato con i gatti e, soprattutto, garantire al proprio felino una regolare e corretta prevenzione antiparassitaria contro le pulci.