Il mastocitoma è una delle neoplasie cutanee più comuni nei cani. Scoprire un nodulo sulla pelle del proprio animale domestico può essere motivo di grande preoccupazione, ma una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono fare la differenza. In questa guida, esploreremo tutto ciò che c'è da sapere sul mastocitoma del cane: dai sintomi alle opzioni terapeutiche disponibili.
Il mastocitoma è un tumore che si sviluppa dai mastociti, un tipo di cellula del sistema immunitario. Si tratta di una neoplasia cutanea piuttosto comune nei cani e molto rara nell’uomo.
Quando notiamo un nodulo sulla pelle del cane, è fondamentale esaminarne:
La diagnosi definitiva è compito del medico veterinario, che utilizzerà tecniche come l’agoaspirato per analizzare le cellule e confermerà il risultato con l’esame istologico dopo l’asportazione della massa.
Il mastocitoma si manifesta più frequentemente nei cani di età compresa tra 8 e 10 anni, ma può colpire anche animali più giovani, specialmente in razze predisposte come Labrador Retriever e Golden Retriever.
I mastocitomi si dividono in:
Una delle caratteristiche più preoccupanti del mastocitoma è la sua capacità di metastatizzare in organi come la milza, il fegato o il midollo osseo.
Per stabilire l’estensione della malattia, è necessario eseguire:
Solo attraverso una corretta stadiazione del mastocitoma, il veterinario potrà definire il piano terapeutico più adatto.
Le opzioni di trattamento per il mastocitoma del cane sono numerose e vanno sempre discusse con il medico veterinario, che valuterà la terapia più idonea in base a:
L’intervento chirurgico è la soluzione più indicata, ma richiede margini ampi (almeno 4 cm) per evitare che le cellule tumorali rimangano nei tessuti circostanti.
Utilizzata per “sterilizzare” i margini dopo l’asportazione, è indicata in casi in cui non sia possibile rimuovere completamente la massa.
La chemioterapia è spesso usata in associazione al cortisone, soprattutto nei casi più avanzati. Tra i farmaci più comuni ci sono gli Alcaloidi della Vinca (es. Vinblastina).
Tra le novità più promettenti troviamo un farmaco a base di tigilanol tiglato, utilizzabile nei mastocitomi cutanei o sottocutanei non metastatici e non asportabili.
Questa opzione rappresenta una svolta per i casi in cui non sia possibile procedere con l’intervento chirurgico.
Se sospetti che il tuo cane possa avere un mastocitoma, consulta subito un medico veterinario. Una diagnosi tempestiva e una terapia personalizzata sono fondamentali per garantire il benessere del tuo amico a quattro zampe.
Ricorda: ogni caso è unico, e solo un professionista può guidarti verso la soluzione migliore per il tuo animale.
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