Consigli

Risultato5 (2 Voti)

Perché mettere il microchip a cane e gatto?

Il microchip: cos'è e perché è importante

Le statistiche parlano chiaro: un animale domestico su tre, nel corso della propria vita, può perdersi o allontanarsi da casa. Al solo pensiero molti proprietari rabbrividiscono, ma, prestando attenzione e seguendo i consigli del Medico Veterinario, è possibile affrontare la situazione tempestivamente. Applicare il microchip a cane e gatto, oltre a essere una pratica obbligatoria per il cane e, in alcune regioni, anche per il gatto, può aiutarti a ritrovare in fretta il tuo animale domestico, aumentando notevolmente le possibilità di riportarlo a casa in sicurezza. 

Il microchip è un minuscolo chip elettronico, delle dimensioni di un chicco di riso, che viene impiantato sotto la pelle del cane o del gatto. Nel caso in cui il tuo pet si smarrisca, il chip può essere scansionato per identificare il cane e riportarlo in sicurezza a te. Per applicare il microchip si usa un ago apposito; si tratta di una procedura molto rapida e semplice, che può essere eseguita contemporaneamente ad altre procedure di routine, come le vaccinazioni. Non è più dolorosa di un'iniezione standard, quindi di solito non viene eseguita sotto anestesia. 

In Italia, l'obbligo di microchip per gli animali da compagnia, in particolare per i cani, è stabilito dalla legge e fa parte delle normative nazionali e regionali volte a garantire il benessere degli animali e a combattere il randagismo.

Come funziona il microchip? 

Ogni microchip ha un numero identificativo unico. Quando il microchip viene inserito nel tuo pet, quel numero ID viene registrato in anagrafe insieme al tuo nome e ai tuoi recapiti.

Se il tuo animale domestico viene trovato e portato in un rifugio o in una clinica veterinaria, il personale utilizzerà uno scanner per controllare la presenza di un microchip. Quando il microchip viene rilevato, lo scanner mostra il numero identificativo unico e i dettagli del registro che contiene le tue informazioni. Questi dati possono poi essere utilizzati per contattarti e riunirti con il tuo cane o gatto. 

Obbligo di microchip per i cani

In Italia, la legge prevede che tutti i proprietari di cani debbano far impiantare un microchip al proprio animale. Questo deve essere fatto entro i primi due mesi di vita del cucciolo o, se il cane viene acquisito già adulto, entro trenta giorni dall'acquisizione. L'obbligo è sancito dalla Legge 281 del 1991, che disciplina la prevenzione del randagismo, e dai successivi decreti regionali che ne regolano l'applicazione.
Una volta impiantato il microchip, è obbligatorio registrarlo presso l'anagrafe canina regionale. Questo registro è essenziale per associare il microchip al proprietario del cane, facilitando l'identificazione del proprietario in caso di smarrimento o furto dell'animale. La registrazione all'anagrafe canina è quindi una misura fondamentale per garantire la sicurezza del cane e per agevolare il suo eventuale ritrovamento.

Il mancato rispetto dell'obbligo di microchip per i cani può comportare sanzioni amministrative, che variano a seconda della regione, ma generalmente possono andare da 50 a 300 euro.

Obbligo di microchip per altri animali da compagnia

  • Gatti
    Anche se in Italia il microchip non è obbligatorio a livello nazionale per i gatti, alcune regioni hanno introdotto normative che impongono l'impianto del microchip per i gatti domestici. Questa misura è particolarmente importante per i gatti che devono viaggiare all'estero o partecipare a mostre, poiché il microchip è un requisito essenziale per ottenere il passaporto europeo per animali da compagnia. Oltre a queste circostanze specifiche, la microchippatura dei gatti è sempre più raccomandata da veterinari e associazioni per la protezione degli animali. Questa pratica è fondamentale per prevenire il randagismo, un problema significativo in molte aree del Paese, e per facilitare il ritrovamento dell'animale in caso di smarrimento. Un gatto microchippato ha molte più probabilità di essere identificato e restituito al proprietario rispetto a un gatto senza microchip, soprattutto se è abituato a vivere sia in casa che all'esterno.
     
  • Furetti
    Anche per i furetti, il microchip non è obbligatorio a livello nazionale, ma diventa necessario quando l'animale deve viaggiare all'estero. Per i furetti, come per i gatti e i cani, il microchip è una condizione indispensabile per ottenere il passaporto europeo per animali da compagnia, che è richiesto per viaggiare tra i Paesi dell'Unione Europea. Sebbene il microchip non sia obbligatorio in altre circostanze, la sua applicazione è comunque consigliata, in particolare per i furetti che vivono in ambienti aperti o che potrebbero facilmente sfuggire al controllo del proprietario. Il microchip offre una garanzia di identificazione che è cruciale per il recupero dell'animale in caso di smarrimento e per garantirne il benessere a lungo termine.

Chi può applicare il microchip e registrare il pet all'anagrafe?

Il medico veterinario svolge un ruolo cruciale in tutto il processo di microchippatura e registrazione dei cani. Le sue principali responsabilità includono:

  • Impianto del Microchip: Il veterinario è responsabile dell'inserimento del microchip sotto la pelle del cane, solitamente tra le scapole. Questa procedura, rapida e indolore, richiede competenza per assicurarsi che il microchip venga posizionato correttamente e senza causare disagio all'animale.

  • Registrazione nell'Anagrafe Canina: Dopo l'impianto, il veterinario provvede a registrare il numero identificativo unico del microchip nell'anagrafe canina regionale, associandolo ai dati del proprietario. Questa registrazione è fondamentale per garantire che il cane possa essere identificato e riportato al legittimo proprietario in caso di smarrimento.

  • Educazione e Consulenza: Il veterinario informa i proprietari sull'importanza del microchip e sulla necessità di mantenere aggiornate le informazioni registrate, come il numero di telefono e l'indirizzo. Fornisce anche consigli su come procedere nel caso in cui il cane si smarrisca.

  • Controlli Periodici: Durante le visite di routine, il veterinario può controllare che il microchip funzioni correttamente, assicurandosi che non ci siano problemi tecnici che possano impedire la lettura del microchip in futuro.

In sintesi, il medico veterinario non solo esegue l'impianto del microchip, ma gioca anche un ruolo fondamentale nella registrazione, educazione e assistenza continua per garantire il benessere e la sicurezza del cane.