L'iperplasia prostatica del cane: una guida completa
L'iperplasia prostatica benigna (IPB) è una condizione comune nei cani maschi non sterilizzati, soprattutto in età avanzata. Questa patologia, che comporta un ingrossamento della prostata, può influire negativamente sulla qualità della vita del tuo animale. Le linee guida WSAVA 2024 offrono informazioni aggiornate su cause, sintomi e trattamenti, aiutando i proprietari a riconoscere e gestire efficacemente questa condizione.
L'IPB è un ingrossamento non canceroso della prostata, ghiandola situata vicino alla vescica del cane maschio. Questo ingrossamento è causato da cambiamenti ormonali, in particolare dall'equilibrio tra testosterone e diidrotestosterone (DHT), che stimolano la crescita delle cellule prostatiche.
Nei cani interi (non castrati), la prostata rimane attiva per tutta la vita, influenzata dagli ormoni sessuali. L'IPB è estremamente comune nei cani maschi sopra i 5 anni, con un'incidenza che aumenta con l'età.
I segni clinici di IPB possono variare, ma spesso includono:
Difficoltà a defecare: l'ingrossamento della prostata può comprimere il retto, causando sforzo o stitichezza.
Sangue nelle urine o nello sperma: ematuria o emospermia sono sintomi comuni.
Difficoltà urinarie: l'ostruzione parziale delle vie urinarie può portare a un flusso urinario ridotto o intermittente.
Dolore addominale: dovuto alla pressione esercitata dalla prostata ingrossata.
Cambiamenti comportamentali: letargia, irritabilità o perdita di interesse nell'attività sessuale.
La diagnosi dell'iperplasia prostatica benigna è effettuata dal veterinario attraverso:
Esame clinico: la palpazione rettale permette di valutare le dimensioni, la forma e la consistenza della prostata.
Ecografia: utile per confermare l'ingrossamento e identificare eventuali cisti.
Analisi delle urine e del sangue: per escludere infezioni o altre condizioni. Inoltre, ci sono alcuni indicatori, come la CPSE, che se elevati possono suggerire la presenza di IPB.
Esame citologico: in alcuni casi, si preleva un campione per confermare la natura benigna dell'ingrossamento.
Secondo le linee guida WSAVA 2024, il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e dalle condizioni generali del cane. Le opzioni principali includono:
Tradizionalmente, l'IPB veniva trattata con la castrazione chirurgica (rimozione dei testicoli), tuttavia oggi sono disponibili anche altre soluzioni non chirurgiche che consentono di ridurre la produzione di testosterone e DHT, portando a una significativa riduzione delle dimensioni della prostata entro poche settimane e senza bisogno di sottoporre il cane ad anestesia.
Per i proprietari che preferiscono evitare la chirurgia, sono disponibili trattamenti farmacologici:
Inibitori del DHT: farmaci che bloccano la conversione del testosterone in DHT, rallentando la crescita della prostata.
Agonisti del GnRH: come la deslorelina, riducono la produzione di ormoni sessuali in modo temporaneo e reversibile. Possono essere utilizzati per la gestione sul lungo periodo dopo trattamento iniziale con inibitori del DHT.
In presenza di sintomi gravi, possono essere utilizzati farmaci anti-infiammatori o antidolorifici per migliorare il comfort dell'animale.
La prevenzione dell'IPB si basa principalmente sulla gestione ormonale. La castrazione può essere una soluzione, tuttavia è bene ricordare che il testosterone esercita un'azione protettiva sulla prostata; bisognerebbe valutare attentamente la situazione, i rischi e i benefici dell'intervento prima di sottoporre il cane alla chirurgia. Gli agonisti del GnRH rappresentano una valida alternativa, grazie soprattutto alla loro reversibilità.
Le linee guida WSAVA sottolineano l'importanza di un approccio individualizzato nella gestione dell'IPB. Non tutti i cani richiedono un intervento immediato; in alcuni casi, una semplice osservazione e un monitoraggio regolare possono essere sufficienti. Collaborare con il veterinario è essenziale per definire la strategia migliore per il tuo animale.
L'iperplasia prostatica benigna è una condizione comune ma gestibile nei cani maschi non sterilizzati. Con l'aiuto delle linee guida WSAVA 2024, è possibile scegliere il trattamento più adatto al tuo animale, garantendogli una vita lunga e sana. Consulta il tuo veterinario per discutere le migliori opzioni di gestione e prevenzione per il tuo cane.
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