Spesso si pensa erroneamente che la minaccia di parassiti come le zecche e le pulci riguardino solo il periodo estivo, sicuramente ideale per la loro proliferazione e diffusione.
Il problema è invece che negli ultimi decenni, con il cambiamento climatico, questi parassiti esterni riescono a sopravvivere anche d’inverno, e la temperatura delle nostre abitazioni (mediamente sui 20 gradi tutto l’anno), è proprio l’habitat ideale perché possano vivere un’eterna primavera.
È anche importante sapere che queste minacce, se non si presta la giusta attenzione, non riguardano solo il nostro amico a quattro zampe ma possono essere causa di infezioni e malattie anche nell’uomo.
La prevenzione e i controlli periodici dal Medico Veterinario sono la soluzione giusta e sicura per scongiurare ogni pericolo e proteggere l’uomo e l’animale da ogni possibile contagio.
Le zecche e le pulci sono ectoparassiti, ovvero parassiti esterni, che si nutrono del sangue del nostro animale domestico. Le prime, infiltrate nella vegetazione, attaccano il nostro pet provocando non solo fastidi ma anche malattie pericolose; le seconde contaminano non solo l’animale ma anche l’ambiente circostante, insediandosi fra le trame dei tessuti, come quelli di tappeti, cuscini e divani, provocando prurito e possibili dermatiti allergiche.
Piccoli insetti salterini che si nutrono dei nostri animali mordendoli e provocando prurito, le pulci possono essere molto difficili da vedere date le loro dimensioni: è molto più semplice individuare le loro feci, tipicamente di colore scuro.
Le pulci sono particolarmente prolifiche ed hanno un ciclo vitale molto rapido, per questo una loro infestazione è più comune e difficile da debellare.
Basta quindi una passeggiata in un bosco, in un giardino o anche sul marciapiede del quartiere, vicino alla crepa in un muro per far sì che il nostro pet diventi vittima di un parassita esterno. Persino i nostri indumenti possono essere veicolo tramite il quale questi parassiti vengono portati a casa. In aggiunta, entrare in contatto con un animale infestato o con il suo ambiente rappresenta un altro metodo molto efficace di diffusione e contagio.
Appartenenti alla famiglia delle aracnidi, le zecche hanno un insolito apparato boccale di ancoraggio (il rostro) mediante il quale riescono a saldarsi al corpo dell’animale. Possono nutrirsi dell’ospite anche per diversi giorni, cadendo una volta sazie. Difficili da notare prima del pasto in quanto misurano pochi millimetri, possono ingrossarsi come un fagiolo, rendendosi individuabili, una volta pasteggiato.
Bisogna prestare molta attenzione a come viene praticata la rimozione delle zecche proprio a causa del loro apparato boccale che, se non correttamente estratto, potrebbe rompersi provocando danni alla cute del nostro animale.
Le zecche sono parassiti che necessitano di sangue per svilupparsi e riprodursi. Attaccano sia gli animali che l’uomo e possono trasmettere diverse malattie. Ne esistono circa 850 specie in tutto il mondo, ma si dividono principalmente in tre macro-famiglie:
Ixodide (o zecche dure) caratterizzate da uno scudo chitinoso sul dorso che una funzione protettiva;
Argasidae (o zecche molli), sprovviste di scudo dorsale;
una terza famiglia a cui appartiene una sola specie, la Nuttalliella namaqua.
La specie più pericolosa per l’uomo è l’Ixodes ricinus, conosciuta anche come zecca dei boschi.
Con il caldo, questi parassiti diventano attivi e si appostano generalmente all’estremità delle piante, come erba alta o arbusti, quindi si insediano su animali o uomini di passaggio ancorandosi alla cute con il rostro.
Il periodo maggiore di proliferazione di zecche che si attaccano alla cute degli animali per succhiarne il sangue è quello estivo, tipicamente da aprile a settembre. Va precisato che i picchi di infestazione possono variare a seconda della regione climatica considerata: ad esempio, nelle aree con climi meridionali, queste fasi di maggior incidenza hanno una durata maggiore. Ricorda anche che, in generale, più è il tempo che il tuo cane o il tuo gatto trascorre all’aperto, maggiore sarà l’attenzione che dovrai dedicare a questo rischio, dal momento che questi insidiosi parassiti possono trasmettere malattie davvero pericolose al tuo animale domestico.
Se ti stai chiedendo come poter riconoscere una zecca, tieni presente che anche quando è a digiuno può essere visibile ad occhio nudo, dato che misura dai 3 ai 10 mm. Pensa poi che, dopo aver succhiato il sangue, arriva a superare persino il centimetro! Se ti accorgi che c’è una zecca sul tuo animale domestico, è indispensabile rimuoverla immediatamente. Vediamo nel dettaglio qualche suggerimento pratico su come togliere una zecca dal tuo cane o dal tuo gatto.
Per capire come rimuovere le zecche dal tuo cane o dal tuo gatto, impara bene dove andarle a cercare.
Prima di cominciare a nutrirsi succhiando il sangue dell’ospite, le zecche spesso passano inosservate, specialmente negli animali con folta pelliccia. È pertanto utile sapere dove andarle a cercare, in modo da scovarle al più presto. Se in linea teorica una zecca può attaccarsi in un punto qualunque dell’ospite, nel caso dei cani e dei gatti è più probabile trovarle sul capo, sul collo e sul petto.
Uno studio condotto su un gran numero di cani ha dimostrato che le zecche vengono riscontrate in circa metà dei casi nell’area del capo. All’interno di questo campione, il 25% delle volte sono individuate intorno agli occhi, il 24% nella zona delle orecchie e il 15% in quella del muso. Per quanto riguarda i parassiti che non si attaccano alla cute del capo, si è calcolato che colpiscano gli arti nel 12% dei casi, il collo nel 9% e il torace l’8%*. Passando invece ai gatti, gli studi hanno rilevato che le zecche interessano il capo nel 43% delle volte, il collo nel 32%, le guance nel 20% e il muso nel 9%*. Tutte queste informazioni sono preziose per poter agire tempestivamente: vediamo ora però, nella fase pratica, come staccare le zecche dal tuo cane o dal tuo gatto.
Ricorda poi un’ultima cosa: è sempre il caso di schiacciare le zecche che rimuovi, dal momento che, se tu le lasciassi semplicemente cadere a terra, potrebbero infettare un altro animale domestico subito dopo! Ancora meglio sarebbe raccogliere il parassita in un barattolo e portarlo dal veterinario per un consulto.
Se sai che il tuo cane o il tuo gatto è un soggetto molto esposto al rischio di entrare in contatto con le zecche, ti consigliamo vivamente di applicare con regolarità un prodotto repellente apposito, come i nostri antiparassitari per cani: consulta il Medico Veterinario, che senz’altro saprà indicarti la soluzione migliore per lo specifico stile di vita del tuo animale. Ad ogni buon conto, tieni bene a mente che anche se il tuo cane o il tuo gatto indossa un collare anti-zecca, o riceve regolarmente la dose indicata di prodotto repellente, è sempre buona norma controllarlo con attenzione al rientro da una passeggiata all’esterno!
Non utilizzare etere o trementina per uccidere le zecche. Queste sostanze possono infatti provocare facilmente un’emissione di saliva da parte dei parassiti all’interno della cute del cane o del gatto, favorendo la trasmissione di agenti patogeni.
Nella spiacevole evenienza in cui una zecca si sia attaccata al tuo cane o al tuo gatto, essa rimarrà ancorata per un periodo che generalmente va dai 2 ai 7 giorni, a seconda del tempo che impiegherà per un pasto di sangue completo; dopodiché la zecca si lascerà cadere da sola. Tieni presente che, anche senza nutrirsi, una zecca può sopravvivere per molti mesi, addirittura anni, se in condizioni climatiche favorevoli. Anche in un appartamento, lontani dalla natura, questi parassiti possono tenersi in vita per molti giorni, in attesa del momento giusto per un pasto.
Per pulire casa dalle zecche, è consigliabile lavare tutte le superfici da cima a fondo con acqua calda e detergente, passare l’aspirapolvere e usare un pesticida apposito. Per le infestazioni più gravi, invece, è bene affidarsi a professionisti di disinfestazione.
Per accorgerci della presenza di una zecca sul nostro gatto, spesso non basta un’occhiata attenta. La cosa migliore da fare sarebbe quella di controllare spesso il pelo del nostro animale, facendo scorrere le dita delicatamente alla ricerca di protuberanze. In ogni caso, è importante sapere che più spesso le zecche si annidano nelle parti del corpo glabre o dove il pelo è più diradato, come in vicinanza delle orecchie, degli occhi e delle zampe.
Per rimuovere le zecche dai gatti servono strumenti appositi. Come nel caso dei cani vanno estratte sfilandole dalla testa con un movimento rotatorio in senso antiorario, utilizzando specifici estrattori. Queste pinzette particolari fanno sì che la zecca venga estratta nella sua interezza, diminuendo il rischio che l’apparato boccale rimanga attaccato al nostro animale e quindi le probabilità d’infezione. Una buona precauzione è quella di usare guanti di lattice prima di rimuovere la zecca, e si consiglia inoltre di raccoglierla eventualmente in un barattolo, per permettere al veterinario di controllarla per bene e di prescrivere la terapia più adatta al nostro gatto.
In ogni caso, è sempre meglio rivolgersi subito a un veterinario o a un medico. Un professionista sarà infatti in grado di estrarre la zecca senza rischi per il tuo animale, di verificare eventuali danni o infezioni in corso e di indicarci com’è meglio comportarsi per favorire la guarigione completa del gatto.
Per proteggere il proprio gatto dalle zecche, inoltre, sono disponibili diversi antiparassitari per gatti, da utilizzare ovviamente solo previo consulto con il veterinario.
Pulci e zecche sono fonte di molti fastidi per i nostri cani e gatti. I loro morsi sono dolorosi, ma soprattutto, questi parassiti possono trasmettere loro delle malattie. I trattamenti preventivi, se fatti regolarmente, consentono di evitare infestazioni da parte di questi insetti.
Per fortuna, la medicina veterinaria è sempre più all’avanguardia e, se notate per tempo, la maggior parte delle patologie causate da parassiti può essere curata. Virbac, leader nel settore, offre numerose soluzioni a tanti tipi di malattie indotte da insetti e parassiti.
Effipro Duo, ad esempio, è un innovativo spot-on antiparassitario con pratico sistema fermagoccia, valido sia per cani che per gatti e che protegge da larve, uova e adulti di pulci e zecche.
L’efficacia degli antiparassitari dipende prevalentemente dalla corretta applicazione del prodotto: il contenuto della pipetta deve essere svuotato interamente sulla cute dell’animale (normalmente tra le scapole per impedirgli di leccarsi) per non comprometterne l’attività.
Grazie al sistema salva-goccia di Virbac l’applicazione di Effipro Duo è ancora più facile, anche su animali particolarmente vivaci, e semplifica la corretta erogazione senza sprechi.
Come proteggere efficacemente i nostri amici a quattro zampe, quindi? Utilizzando prodotti specifici. Attenzione, ricordate che le zecche non sono insetti (a differenza delle pulci), bensì acari, perciò i prodotti per le pulci non saranno efficaci contro di loro.
I prodotti contro pulci e zecche sono disponibili in diversi formati: come shampoo, collari, pipette, pastiglie. Alcuni di questi trattamenti garantiscono una protezione mensile. Chiedi al tuo veterinario un suggerimento in merito al trattamento più adatto al tuo animale.
È consigliabile utilizzare antiparassitari esterni che proteggano il cane e il gatto da questi e altri parassiti. Virbac propone varie soluzioni, tra cui Effitix (antiparassitario per cani), Effipro Duo (per cani e gatti), Effipro (per cani e gatti), il collare Reading (per cani e gatti).
Stai per lasciare questo sito
Le informazioni visualizzate sul sito di destinazione sono soggette alle normative locali.