Consigli

Risultato3,9 (31 Voti)

Parassiti dei gatti ed effetti sull'uomo

Un gatto che esce di casa e/o che mangia carne o pesce crudo, è senz’altro un soggetto che va particolarmente tutelato rispetto ai rischi legati ai parassiti. Oltre alle minacce che le malattie parassitarie comportano per la salute dell’animale, esistono infatti pericoli anche per la salute umana, causati da diverse tipologie di parassiti. Occuparsi regolarmente della protezione del tuo gatto dai parassiti interni ed esterni è una garanzia anche per la tua salute e quella della tua famiglia.

Alla scoperta della "Malattia da graffio di gatto"

Le pulci possono causare nel gatto un intenso prurito, ma possono anche risultare un vettore di un certo numero di malattie, alcune delle quali trasmissibili all’uomo. In particolare questi piccoli insetti possono inoculare al gatto il batterio Bartonella spp, responsabile della bartonellosi, comunemente chiamata “malattia da graffio di gatto”.

Se qualcuno viene graffiato da un gatto che trasporta questo batterio, è possibile vada incontro allo sviluppo di un infezione, talvolta con conseguenze gravi, specialmente nei soggetti immunodepressi. Effettuare trattamenti antipulci al tuo gatto in ogni stagione è quindi importante per evitare di andare incontro a rischi di trasmissione di questo tipo.

Parassiti intestinali: quali rischi possono comportare?

I gatti ospitano spesso nematodi all’interno del tratto digestivo, e le infezioni causate da questi parassiti provocano di norma una significativa escrezione di uova nell’ambiente. Quando queste finiscono nella lettiera o nei giardini, si innesca il rischio che possano entrare in contatto ed essere ingerite da coloro che maneggiano quelle superfici contaminate, anche attraverso il consumo di piante e verdure non lavate con attenzione: se ciò accade, le larve dei nematodi possono schiudersi e svilupparsi all’interno del corpo dei malaugurati ospiti umani

Tra i diversi possibili sintomi si annoverano disturbi respiratori, simili nella loro manifestazione ad un attacco d’asma, dolore muscolare e acuizione della sensibilità epidermica. Se poi le larve si spingono ad infettare aree come l’occhio o il cervello, le conseguenze possono diventare davvero molto gravi.

La presenza nel gatto degli anchilostomi, parassiti intestinali del genere Ancylostoma, può arrivare ad interessare anche gli essere umani: le larve possono infatti insinuarsi nella pelle dell’uomo e causare delle lesioni epidermiche. Tuttavia, questo genere di parassita scompare di norma spontaneamente entro poche settimane.

Un gatto che caccia i roditori, infine, può ospitare anche un particolare, pericoloso nematoda, l’Echinococcus multilocularis. Le larve di questo parassita risultano estremamente insidiose per l’uomo, perché crescono all’interno del fegato. Questa infezione si attesta maggiormente in Francia, ma si registra una progression verso ovest.

Un’altra malattia parassitaria cui prestare attenzione: la Toxoplasmosi

I gatti possono svolgere un ruolo decisivo anche nella trasmissione dell’agente responsabile della toxoplasmosi. Nella maggior parte dei casi l’infezione avviene attraverso l’ingestione di verdure contaminate che non sono state lavate in maniera ottimale, o tramite il consumo di carne cruda o comunque non cotta a dovere, soprattutto di genere ovino, ma può anche essere generata da una pulizia insufficiente delle mani prima di mangiare.

Chiedi al tuo veterinario di fiducia un consiglio su come proteggere il tuo gatto dai parassiti, anche in riferimento allo stile di vita e alla zona di residenza dell’animale. Considera inoltre che semplici misure igieniche possono già influire positivamente sulla salute del tuo gatto, riducendo il rischio di infezione parassitaria: posiziona la lettiera lontano dalle ciotole dell’acqua e del cibo, rimuovi ogni giorno gli escrementi, e pulisci il box della lettiera con acqua bollente quando cambi la sabbietta.